Stiamo assistendo ad un cambiamento che definirei epocale: la nostra clientela si evolve rapidamente, fioriscono e crescono molte nuove attività, tutto il terziario in genere sta subendo una battuta di arresto.
Anni fa avevo anticipato che i nostri negozi non dovrebbero essere identificati come negozio di fiori perché limitano opportunità di vendite, di attrazione. Oggi è troppo restrittivo definirsi con “I fiori di….” – “Ditelo con i fiori” e simili, visto che dai fioristi si può trovare di tutto: il complementare tipo oggettistica, mobiletti, bigiotteria ecc. ecc.
Nel contempo, una miriade di attività varie, dal gioielliere alla boutique ai mobilieri, si sono organizzati per creare momenti complementari con fiori e piante, anche aiutati dalla grande diffusione del buon artificiale che entra con successo in tutte le case. Il risultato finale è che siamo stati accerchiati, ma invasi non direi alla sprovvista, certo è che siamo stati raggiunti da una velocità che non ci aspettavamo.
Assistiamo, infatti, a un classico: nel momento in cui pensiamo ad un progetto altri già lo hanno realizzato facendoci rimanere con un palmo di naso.
Il cliente si aggiorna si documenta, i media ci tartassano con tendenze, mode, stili di vita, tenendoci anche aggiornati in tempo reale di tutte le manifestazioni culturali che avvengono nel globo. (continua…)
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Editoriale di Laboratorio Mediterraneo Nr. 23admin, 30 luglio 2011
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